Balsamico Riserva 100ml

14,90

Balsamico Riserva è frutto dell’arte sapiente di cottura dei mosti e della paziente cura durante l’invecchiamento nelle botti in cui viene lasciato a riposo nelle cantine per un periodo di 8 anni, affinché raggiunga il suo ottimale affinamento.

Balsamico Riserva ha un eccezionale densità, corpo ed equilibrio e sprigiona le sue tradizionali caratteristiche se usato in piatti ricercati come foie gras, formaggi stagionati o semi stagionati, funghi, salmone affumicato, tartare di pesce, molluschi, crostacei, caviale e cioccolato fondente.

Descrizione

Balsamico Riserva è sempre stato l’orgoglio dell’azienda Bertoni il risultato è un irresistibile balsamico vellutato dall’inconfondibile aroma e con note di frutta che lo rendono un prodotto unico con l’ 1% di acidità in meno per un sapore più dolce ed inconfondibile che lo rende perfetto da essere utilizzato a tutto pasto dai formaggi stagionati o semi stagionati ai dolci; affinato in legno ed invecchiato per 8 anni viene travasato 8 volte, questa fase è molto delicata e viene effettuata d’inverno quando è in letargo, questo processo prevede il travaso dell’aceto da una botte più grande ad una più piccola; normalmente più travasi vengono effettuati e più l’aceto è pregiato e raffinato.

Balsamico Riserva è prodotto dall’Acetaia del Casato Bertoni che produce aceto balsamico tradizionale secondo i metodi tramandati di generazione in generazione seguendo le regole del consorzio tradizionale, portando avanti, con le tradizioni che da sempre li accompagnano, e con innovative ed importanti ricette il sapore di passione e poesia.

Balsamico Riserva segue le regole del Disciplinare di Produzione per cui deve essere prodotto esclusivamente nelle acetaie delle province di Modena e Reggio Emilia con i mosti ottenuti dai 7 vitigni più coltivati in Emilia Romagna: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni che garantiscono acidità e zuccheri perfetti; a questi mosti si aggiungono aceto di vino e una percentuale di aceto di, matura in recipienti di legno pregiato all’interno delle acetaie, ambienti con temperatura e aerazione ideali.

Balsamico Riserva affonda le sue radici in tempi molto antichi già i Romani, infatti, utilizzavano il mosto di uva cotto “il sapum” come medicinale, dolcificante e condimento; l’usanza era diffusa anche in area emiliana, ne narra persino Columella commentando il poeta Virgilio, che descrive il comportamento particolare del mosto di questa zona in quale anche dopo la cottura acetificava; la nascita di questo oro nero probabilmente è stata casuale, ma in breve tempo le sue caratteristiche lo rendono un prodotto tanto nobile che nel 1046 il futuro imperatore del Sacro Romano Impero, re Enrico III, richiede al marchese Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, una delle figure più importanti del Medioevo italiano, quell’“aceto perfettissimo” che si faceva nella sua rocca. Negli anni le sue tracce attraversano il territorio e si concentrano a Modena dove, a fine Cinquecento, si trasferisce la Corte Estense, che già da tempo ha avviato la propria produzione, nella seconda metà dell’800 le province dell’Emilia entrano a far parte del neonato Regno d’Italia e l’Aceto Balsamico di Modena è protagonista delle più importanti esposizioni nazionali e internazionali accanto alla tradizione aristocratica, si diffonde tra le famiglie contadine l’abitudine di diluire il prodotto con aceto di vino per ottenere un condimento più leggero, da poter utilizzare ogni giorno, così nasce quello che più tardi sarà chiamato Aceto Balsamico di Modena IGP.

Durante la visita del nuovo sovrano, il primo ministro del regno Camillo Benso conte di Cavour ordina di far trasferire le migliori botti in Piemonte, nel castello reale di Moncalieri, dove, lontano dal clima delle sue terre, il Balsamico inizia a deperire, probabilmente per tentare di salvarlo, l’enologo piemontese Ottavio Ottavi chiede informazioni a Francesco Agazzotti, conoscitore e produttore locale, il quale risponde con una dettagliata lettera che diventerà la base metodologica per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; il secondo novecento apre un nuovo capitolo per l’aceto balsamico che nel 1983 ottiene la denominazione di origine “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena”, riconoscimento che consolida nel 2000 con la conquista della Denominazione di Origine Protetta (DOP); nei primi anni 2000 è ufficializzata un’ulteriore tutela del prodotto: nel 2009 l’Unione Europea accoglie la domanda di registrazione presentata quindici anni prima dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena: L’Aceto Balsamico di Modena è ora riconosciuto IGP.

 

Balsamico Riserva è prodotto in confezioni da 100 ml

Balsamico Riserva con: Mosto d’uva cotto, Aceto di Vino.

Allergeni: SOLFITI

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE (per 100g di prodotto): ENERGIA 1263 KJ – 299 KCAL; GRASSI 0G DI CUI SATURI 0G; CARBOIDRATI 69,8 DI CUI ZUCCHERI 69,7; PROTEINE 1,1G; SALE 0,07G.

Prodotto da: Acetaia del Casato Bertoni – Società agricola S.S.

Via Statale 467 n°5/33

Casalgrande (RE) 42013

Distribuito da Denni Triglia – Salumeria Triglia Antichi Sapori di Gombitelli, via Fratti 206, 55049 Viareggio.

Informazioni aggiuntive

Peso 0,430 kg